Taranto scomparsa: la Coffee House della Villa Peripato

Di Daniela RUBINO

La Villa Peripato nella zona ottocentesca del Borgo di Taranto, tra il Mar Piccolo da un lato, Piazza Roma, via Pitagora e via Viola a ridosso dell’ex Convento di S. Antonio, un tempo era chiamata “giardino San Antonio”.

L’antico giardino situato fuori Porta Lecce era di proprietà della famiglia Beaumont, il cui ultimo discendente sposa nel 1832 Maddalena dei marchesi Bonelli di Barletta. Questa, rimasta vedova, sposa in seconde nozze il barone Giovanni Pantaleo.

Alla morte della marchesa, avvenuta a 103 anni, il nipote Filippo Bonelli cede al Comune di Taranto la proprietà di cui non rimane molto, come la Coffee House e la Scalinata Monumentale in Piazza Kennedy..

L’architettura vegetale di questo giardino di circa 5 ettari, aveva finalità produttive, interamente occupato da agrumeti e vigne e da due sciaie di ostriche e cozze pelose nell’antistante Mar Piccolo.

La Coffee House ritratta in una foto degli inizi del Novecento appare come un elegante e confortevole padiglione in muratura, con volta e cupola in stile giapponese, con sedili e colonnine sormontate da vasi di fiori e statue. Presenta un portico centrale a tre arcate corrispondenti a tre salette aperte su tre lati chiusi da altrettante tre cancellate in ferro. Una gradinata ruota intorno. Dalla Coffee House, luogo di incontro, di riposo e di cultura immerso nel verde, si poteva godere del giardino a cui si accedeva anche con biciclette attraverso un viale alberato con panchine.

Nelle due foto degli inizi del Novecento (concesse dal Gruppo Facebook Foto Taranto com’era), la Coffee House e la Scalinata Monumentale in Piazza Kennedy che conduce ad un lungo corridoio affacciato sul Mar Piccolo, abbattuta negli anni ’30 del Novecento per far posto al Circolo Ufficiali della Marina Militare.