Lo sviluppo e il potenziamento della mobilità sostenibile è un nodo cruciale per la costruzione del sistema di trasporti del futuro
Bari, 9 novembre 2017 – Investire sulle piste ciclabili e sulla mobilità lenta e sostenibile è un’opportunità di sviluppo per Bari e la Puglia. Lo sviluppo e il potenziamento di tale mobilità è un nodo cruciale per costruzione del sistema di trasporti del futuro. Nell’ottica dello sviluppo economico territoriale ed ambientale, sostenibile e “verde” che l’Europa chiede, dalla mobilità “lenta” nascono enormi opportunità per il ripensamento del sistema infrastrutturale italiano secondo una visione di rete, che tenga conto della necessità di valorizzare e adeguare il patrimonio esistente, ma anche opportunità economiche per l’industria del settore delle infrastrutture e dei materiali e, in prospettiva, per l’industria del turismo.
Un recente rapporto di Legambiente stima che in Italia l’economia della bicicletta valga 6 miliardi di Euro a fronte dei 9 miliardi di Euro in Germania, tra hotel, ristoranti, punti di assistenza e tutti gli aspetti turistici di contorno, senza contare i benefici sulla salute e sulla qualità dell’aria.
Questi, e non solo, sono stati alcuni tratti emersi nella giornata di studio svoltasi oggi (9 novembre) al Politecnico di Bari, nell’ambito del convegno-studio, “Nuove opportunità di sviluppo infrastrutturale, ambientale ed economico: materiali per la mobilità lenta e per la gestione delle acque meteoriche”, promosso dal Politecnico di Bari, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, con il contributo di Italcementi e Calcestruzzi aziende italiane leader nella produzione e commercializzazione di materiali per l’edilizia e le costruzioni. L’evento ha avuto il patrocinio di Confindustria Bari-Bat, Ance Bari-Bat e Ordine degli Architetti della Provincia di Bari.
“Nella giornata di studio abbiamo voluto tracciare un percorso interdisciplinare che ha attraversato tutti i settori della Ingegneria Civile e della Architettura – ha detto la prof. Giuseppina Uva, docente di “Tecnica delle Costruzioni” al Politecnico di Bari – proponendo, da un lato, riflessioni e spunti di natura metodologica e generale, e approfondendo poi aspetti tecnici e specialistici attraverso il contributo di studiosi e docenti del Politecnico di Bari di tale area”.
La discussione è partita dal settore dei trasporti, individuando il quadro teorico e metodologico e ponendo l’accento sulle caratteristiche, aspetti progettuali e confronti critici dei diversi sistemi di mobilità urbani ed extra-urbani e infine sulle opportunità, vantaggi delle alternative ciclopedonali. Si è poi proseguito presentando la chiave di lettura delle discipline dell’Architettura, che hanno offerto un’ampia visione sulle implicazioni delle reti di mobilità nella progettazione della città e dei paesaggi urbani in termini di grammatica dell’architettura.
Ricordando poi la centralità della “visione di rete” individuata nelle politiche nazionali dei trasporti, è stato affrontato il tema dei nodi di intersezione, ponti e attraversamenti, e delle criticità progettuali da affrontare per a valorizzazione e rinnovamento non solo funzionale, ma anche strutturale e sismica, delle infrastrutture esistenti in vista di una efficace implementazione di sistemi di mobilità alternativa nel contesto esistente.
La giornata è poi entrata nel vivo su alcuni aspetti tecnici e ingegneristici, proponendo all’ampia platea di ingegneri e architetti – ma anche studenti – presenti, una panoramica sulle tipologie, caratteristiche e requisiti di progettazione delle pavimentazioni drenanti, nonché sui recenti avanzamenti della ricerca del Politecnico; sulle soluzioni e approcci progettuali per la gestione delle acque meteoriche in ambito urbano, e per finire sulla valutazione e controllo dei requisiti prestazionali dei materiali impiegati nelle progettazioni.
“Oggi abbiamo presentato una soluzione green per le piste ciclabili, messa a punto nel nostro centro ricerca e innovazione – ha sottolineato, Evaristo Rota, Direttore area Centro- Sud di Calcestruzzi che ha aperto il convegno. È un’occasione per portare anche in Puglia la capacità di fornire risposte a esigenze specifiche attraverso soluzioni “su misura”, che vanno ad affiancarsi alle linee di prodotto più tradizionali. Una delle prime realizzazioni in i.idro DRAIN in Italia è stata la pista ciclabile nella riserva naturale di Torre del Guaceto a Brindisi, mentre nei giorni scorsi Calcestruzzi ha completato il rifacimento dei giardini di Villa Garibaldi a Conversano (Ba). Calcestruzzi, insieme a Italcementi ha fornito anche prodotti durabili e ad alte prestazioni, vista la complessità del manufatto, per il nuovo Ponte Adriatico a Bari”.
L’attenzione al tema dell’acqua, come risorsa da non sprecare, ha portato Italcementi alla formulazione di i.idro Drain, la soluzione drenante in calcestruzzo che rispetta il ciclo naturale dell’acqua. Si tratta di un prodotto che ha una capacità drenante 100 volte superiore a quella di un terreno naturale contribuendo così a diminuire i costi di smaltimento e trattamento dell’acqua piovana. Tale innovazione è stata mostrata nella sua realizzazione nella piazzetta “Cherubini”, sottostante l’aula magna “Attilio Alto”, sede dei lavori.
Il Convegno ha attraversato un po’ tutti questi aspetti, ed ha raccolto un ottimo riscontro nella comunità di tecnici della città di Bari, che sta vivendo tra l’altro direttamente gli sforzi dell’amministrazione per offrire alternative di mobilità ai suoi cittadini, non senza alcune perplessità e inerzie da parte degli utenti. Ma va ricordato che la mobilità lenta rappresenta per i cittadini un’opportunità per riscoprire la città ed il territorio, riappropriarsi del proprio tempo e riconquistare gli spazi della città e della campagna contribuendo operativamente e direttamente alla salvaguardia del proprio benessere, salute e sicurezza e di quelli di tutta la comunità.
Redazione
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