Le entrate tributarie della città metropolitana di Bari nel periodo 2015-2016

a cura del dott. Angelo Leogrande

Le entrate nella città metropolitana di Bari sono aumentate nel periodo tra il 2015 e il 2016 di un valore pari a 15,89% ovvero pari ad un valore di 31.421.120,48 euro ovvero da un valore di 197.794.612,43 euro fino ad arrivare ad un valore di 229.215.732,91 euro. L’andamento delle entrate della città Metropolitana di Bari è posta in relazione con l’andamento del prodotto interno lordo generato dai comuni costituenti l’area metropolitana pari ad un valore di € 17.287.600.000,00 nel 2015 e pari a € 17.745.300.000,00 euro nel 2016 per individuare il rapporto percentuale tra ammontare degli incassi e generazione del prodotto interno lordo metropolitano. Inoltre le entrate della città metropolitane vengono anche poste in relazione con la popolazione di riferimento per individuare un valore pro capite delle categorie contabili indicate volte ad indicare, in misura potenziale, l’ammontare delle entrate espresse in termini di valore pro capite. Il valore pro capite tende ad essere una misura indicativa del “peso” delle entrate tributarie anche se occorre considerare la mancanza di una incidenza immediata delle entrate nei confronti della popolazione residente. Il valore delle “Entrate pro-capite” è quindi un indicatore di carattere economico privo di un significato pregnante finanziario per la mancanza di un trasferimento di risorse privo di intermediazione tra il cittadino residente e le entrate dell’ente metropolitano. Tuttavia il valore delle entrate pro-capite preserva una capacità interpretativa volta ad individuare una relazione ordinamentale tra la popolazione residente ed il valore del reddito prodotto. I dati afferenti il prodotto interno lordo dell’area della città metropolitana di Bari sono delle stime dell’Ipres generate nell’annuario statistico “Puglia in Cifre 2012”. I dati afferenti la popolazione provengono dal sito Demo.Istat.it. I dati afferenti le voci delle entrate della città metropolitana di Bari. Il prodotto interno loro dei comuni della città metropolitana di Bari è aumentato nel periodo tra il 2015 e il 2016 con una crescita pari ad un valore di € 457.700.000,00 ovvero pari ad un valore di 2,64%. Tuttavia nello stesso periodo il valore delle entrate della città metropolitana di Bari è aumentato di un valore pari al 13,58%. La relazione positiva tra entrate della città metropolitana di Bari e valore aggiunto generato dai comuni della città metropolitana di Bari mette in evidenza l’esistenza di una sinergia tra la crescita dell’economia privata, l’aumento della produttività, e la crescita della disponibilità delle risorse finanziarie per gli enti pubblici, ovvero la capacità di spesa delle amministrazioni locali.

L’andamento delle entrate tributarie tra il 2015 e il 2016. L’andamento delle entrate tributarie è aumentato tra il 2015 e il 2016 ovvero da un valore di € 70.281.953,73 ad un valore di € 80.252.644,63 ovvero di un ammontare pari a € 9.970.690,90 equivalente ad un valore del 14,19%. In modo particolare l’andamento delle entrate tributarie è stato pari allo 0,41% del valore aggiunto prodotto dai comuni costitutivi della città metropolitana. Nel 2016 le entrate della città metropolitana di Bari sono aumentate fino ad arrivare ad un valore pari allo 0,45% del prodotto interno lordo generato dai comuni interessati. Il valore aggiunto prodotto dalle entrate tributarie pro capite è stato pari a 55.50 euro nel 2015 e pari a 63.37 euro nel 2016. Le voci contabili costituenti le entrate tributarie possono essere messe in un ordinamento sulla base della variazione percentuale considerata nel periodo considerato. La prima voce per variazione percentuale nel periodo tra il 2015 e il 2016 è il “Tributo ambientale provinciale riscosso attraverso i ruoli” passato da 595.481,17 euro nel 2015 fino ad un valore di 1.283.259,40 euro nel 2016 pari ad un valore di 687.778,23 euro ovvero pari ad un valore di 115,49%. Tuttavia occorre considerare l’impatto basso della partecipazione della voce indicata nel totale delle entrate della Città Metropolitana di Bari nel 2016 con un valore pari a 1,59%. L’Imposta provinciale di trascrizione è al secondo posto per variazione percentuale nel periodo tra il 2015 e il 2016 con un valore pari al 22,05%. L’imposta provinciale di trascrizione ha un valore significativo con un ammontare pari a 38,93% delle entrate complessive della città metropolitana di Bari nel 2016. Nel periodo tra il 2015 e il 2016 il valore delle entrate derivanti dall’imposta provinciale di trascrizione è aumentato nel periodo considerato da un valore di 25.597.793,83 euro ad un valore di 31.244.183,95 euro pari ad un ammontare di 5.646.390,12 euro. L’imposta sulle assicurazione RC auto è al terzo posto all’interno delle entrate tributarie con un valore pari al 15,60%. Nel 2015 il valore delle imposte sulle assicurazioni RC auto è stato pari a 37.124.438,92 euro fino ad un valore pari a 42.938.111,12 euro ovvero pari ad un valore di 5.813.672,20 euro. Le altre imposte, una voce marginale, sono al quarto posto della classifica con una variazione percentuale pari a 8,32% pari ad un valore pari ad un ammontare di 69.844,82 euro fino ad un valore di 75.066,71 euro pari ad una variazione di 5.815,89 euro pari ad un valore percentuale dello 0,09%. Il “tributo ambientale provinciale riscosso attraverso altre forme” è al quinto posto della classifica per variazione percentuale con un valore pari al 31,31% ovvero pari ad una variazione da 6.855.342,61 euro ad un valore di 4.708.691,62 euro ovvero una variazione pari a -2.146.650,99 euro ovvero pari ad un valore del 5,86% delle entrate tributarie totali del 2016. Gli “Altri tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie” costituiscono una voce contabile disposta all’ultimo posto della classifica con una variazione percentuale pari al -92% ovvero una riduzione da 39.052,38 euro fino ad un valore di 2.737,83 euro pari ad una riduzione di -36.314,55 euro ovvero pari ad una percentuale di 0,003% delle entrate tributarie totali.

Sintesi. Le entrate tributarie della Città Metropolitana di Bari sono aumentate nel periodo considerato. Tuttavia occorre anche considerare la dipendenza delle entrate tributarie dal settore dell’automobile. Il 91% delle entrate tributarie metropolitane del 2016 sono caratterizzate dalla centralità del settore automobilistico. Nel 2016 il 38,9% delle entrate tributarie è derivato dall’imposta provinciale di trascrizione mentre il 53,5%, ovvero pari ad un valore pari a 5.183.672,20 euro, è derivante dall’imposta sulle assicurazioni auto. Le entrate tributarie sono quindi dipendenti dal settore automobilistico. La presenza delle imposte automobilistiche pone dei dubbi in termini di conflitto di interesse in temi ambientali. La città metropolitana ha degli interessi bassi a sostenere delle politiche economiche ambientali fondate sulla sostituzione del paradigma dell’automobile con un modello di funzionamento del trasporto pubblico efficiente basato anche su veicoli ad energia pulita. La riduzione del parco macchine induce una compressione delle entrate della città metropolitane. Le politiche economiche finanziarie possono accompagnare il processo di orientamento delle politiche economiche metropolitane nei confronti di una mobilità sostenibile volta al superamento dell’autoveicolo mediante l’utilizzo di forme e mezzi di trasporto rivolte al car sharing, al trasporto pubblico, all’utilizzo di strutture di comunione volte anche all’energia pulita.

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