“LA RIFORMA DEI SERVIZI PER IL LAVORO DOPO IL JOBS ACT. COME CAMBIANO E COSA OFFRONO A IMPRESE E CITTADINI, I NUOVI SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI
Si terrà giovedì 19 ottobre, alle ore 10, nel Job Centre Porta Futuro, il convegno dal titolo “La riforma dei servizi per il lavoro dopo il Jobs Act. Come cambiano e cosa offrono, a imprese e cittadini, i nuovi servizi pubblici e privati”, un momento di confronto sullo stato dell’arte della riforma.
All’incontro, al quale per l’amministrazione comunale parteciperà l’assessora alle Politiche attive del lavoro Paola Romano, interverranno Maurizio Del Conte, presidente dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), Sebastiano Leo, assessore al Lavoro, Formazione, Istruzione della Regione Puglia, e Antonio Fiore, direttore di “LAB – Lavoro e Apprendimento Basilicata”, l’Agenzia del Lavoro della Regione Basilicata.
Accanto agli attori istituzionali, Mauro Boati, responsabile nazionale delle Politiche Attive del Lavoro di ASSOLAVORO, organismo di rappresentanza delle Agenzie per il Lavoro (ApL) che operano sull’intermediazione e la somministrazione di lavoro, soggetto privato di rilievo per il ruolo che occupa nella rete integrata dei servizi per il lavoro.
A moderare il dibattito, Vito Pinto dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari.
Il convegno affronta un tema complesso, perché molti sono i fattori normativi e operativi che incidono sulla riforma dei servizi per il lavoro, una riforma che ha riconfigurato radicalmente tutti i servizi – sia pubblici sia privati- che erogano le prestazioni di sostegno alla domanda e all’offerta di lavoro.
Tra gli aspetti maggiormente significativi del decreto attuativo del Jobs Act, la prefigurazione di un modello reticolare e integrato dei servizi per il lavoro, con centralità del servizio pubblico, partecipato da diversi soggetti di natura istituzionale e non, sia pubblici che privati accreditati, per l’attuazione sui territori delle politiche del lavoro.
In Puglia, già in occasione di Welfare to Work prima e, successivamente, con il programma Garanzia Giovani, sino alle più recenti misure di inclusione sociale e contrasto alla povertà, le nuove reti di cooperazione tra pubblico e privato hanno generato e messo a disposizione di cittadini e imprese un catalogo di servizi per il lavoro ricco di prestazioni e strumenti complessi: accoglienza, presa in carico e orientamento dell’utenza; orientamento specialistico o di II livello; formazione mirata all’inserimento lavorativo; accompagnamento al lavoro e sostegno all’autoimpiego; servizi di profiling, recruitment, preselezione e matching rivolti alle imprese.
Il Comune di Bari ha voluto accogliere i protagonisti nazionali e territoriali del processo di riforma presso la sede di Porta Futuro, da due anni luogo simbolo di novità e buoni risultati per le politiche attive del lavoro.
“Porta Futuro – dichiara Paola Romano – rappresenta un modello innovativo, la sperimentazione dell’integrazione e della cooperazione, sia istituzionale che operativa, tra soggetti pubblici e privati sancita dal Jobs Act”.
È in direzione dell’integrazione delle risorse e dell’efficacia degli strumenti di politica del lavoro che il Governo e le Regioni si sono mossi dall’approvazione del Decreto n.150 del 2015, avviando un ampio e articolato confronto, lavorando alla definizione di un Piano congiunto di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro, impegnandosi a garantire la continuità di funzionamento dei Centri per l’Impiego nella fase di transizione verso il nuovo assetto di competenze del sistema integrato dei servizi.
La Puglia, come ha ribadito in più di un’occasione l’assessore al Lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo, fa i conti con la forte criticità della dotazione di risorse umane attualmente in organico nei servizi per l’impiego (un fabbisogno dichiarato di oltre 200 unità) e tuttavia ha gestito con successo il decollo del sistema integrato di politiche del lavoro, avviando contestualmente una riflessione necessaria sui nuovi compiti assegnati ai Centri per l’impiego e sulle risorse che occorrono per affrontare senza sofferenze la continuità di Garanzia Giovani e la gestione dell’assegno di ricollocazione.
Il convegno di Bari entra dunque nel vivo di una materia che appare ancora “un cantiere aperto” e rivolge ai suoi ospiti domande significative: nel rispetto delle specificità dei diversi contesti regionali, quali i contributi dell’ANPAL all’efficace organizzazione dei sistemi territoriali dei servizi? E con quali modelli avanzati di collaborazione e di integrazione di servizi e funzioni tra i diversi attori pubblici e privati attualmente competenti si riescono a dare risposte concrete ai bisogni stringenti che provengono da cittadini e imprese?
Redazione
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