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La Metamedicina, la Medicina delle Emozioni

La Metamedicina, la Medicina delle Emozioni

a cura del dott. Enrico Cembran

La strada della salute è una strada che ognuno dovrebbe poter percorrere autonomamente, grazie ad uno stile di vita congruo ed alle innate capacità di autoguarigione dell’organismo vivente.

La strada della guarigione è qualche volta semplice e naturale, talvolta impervia e dolorosa, talaltra fortuita.

Tuttavia, è innegabile che ci si ammala sempre di più, anche se, in rapporto alle malattie del passato, molto spesso, le malattie dell’era attuale, consentono sopravvivenze più lunghe. Tutto ciò indipendentemente dalle terapie che non sempre sono risolutive, accontentandosi, nell’impossibilità di fare di meglio, di tenere il paziente in uno stato di costante salute “sufficiente” ma non indipendente dal farmaco stesso.

Questo perché l’attuale sistema sociale, per come oggi è strutturato, prevede stili di vita molto anti fisiologici e le terapie, in questo quadro, rispondono prevalentemente all’esigenza di sopprimere i pur fastidiosi sintomi.

Nella triade costituente l’essere vivente, Anima, Mente e Corpo, è previsto un equilibrio che consenta alle tre energie di manifestarsi in uno stato di totale bilanciamento funzionale ad una crescita costante ma controllata della propria forza vitale.

In questo processo, le energie animiche, fisiche e mentali, esprimono alcune variazioni fisiologiche bilanciate e prevedibili nel corso della vita. Secondo queste, ad un innalzamento delle energie mentali, ad esempio legate a fasi di intensa crescita culturale o di maturazione cognitiva, possono corrispondere temporanee fasi di calo delle energie fisiche. In questo stesso rapporto, le energie animiche, sono molto forti in tutte quelle fasi in cui il livello della coscienza si riduce, come per esempio alla nascita, momento in cui quelle mentali ed ancor di più fisiche, sono forzatamente ridotte, o anche negli stati di alterazione della coscienza fisiologici del sonno o della Meditazione. Ma ancora, possiamo assistere a dei forti cali dell’energia mentale, a seguito di violenti sforzi fisici.

Tutto parte dall’evidenza che l’essere vivente è una pura espressione di un’unica Energia Creatrice, manifestantesi attraverso il proprio Sé Superiore. E’ questa un’energia di chiara natura spirituale o animica, alla quale occorre un insieme energetico materiale per potersi realizzare in uno stato fisico. Ciò allo scopo di esprimere, attraverso le dovute fasi di crescita, l’Individuazione dell’essere vivente. E’ questo il processo attraverso il quale un individuo si manifesta in quanto soggetto di un contesto sociale, realizzando il suo scopo esistenziale. Anche in questo iter, le scelte manifestate e le evidenze conseguite, rappresenteranno livelli energetici di tipo vibrazionale al quale l’insieme Anima, Corpo e Mente dovrà, gioco forza rapportarsi.

In queste fasi, l’essere vivente avrà un bisogno continuo di trasformazione energetica, realizzantesi attraverso tutte le attività nutritive, fisiche, mentali e spirituali che sostengano il suo percorso di crescita individuale, materiale e relazionale.

Se gli aminoacidi, costituenti essenziali attraverso i quali sono assemblate le proteine che rappresentano l’impalcatura imprescindibile dello stato materiale di qualsiasi essere vivente, sono virtualmente uguali per tutti, altrettanto non si può dire delle proteine stesse. Queste ultime infatti, attraverso il livello energetico dei legami che le costituiscono, manifestano un marchio indelebile e specifico di ogni essere vivente.

Questo marchio è la propria impronta energetica individuale, frutto certamente della propria struttura genetica, ma anche e soprattutto di quella epigenetica, ossia di tutte quelle ulteriori interazioni del proprio ecosistema fisico, mentale e spirituale con la parte non codificante del proprio DNA, erroneamente definita DNA Spazzatura.

Se è intuibile la valenza energetica dell’alimentazione e dell’attività fisica, altrettanto non possiamo dire di quella delle attività mentali e spirituali.

Il livello di riferimento al quale si rapporta l’essere umano nella selezione e pratica delle discipline riguardanti la propria crescita della sfera mentale e spirituale è quindi determinante nella crescita globale dell’individuo.

In questo quadro, un percorso di reale ricerca del vivere bene dovrà tenere conto dei classici capisaldi della Scienza del Benessere: Alimentazione, Attività Motoria, Abitudini Voluttuarie. Ma anche e soprattutto di corrette Dinamiche Mentali Interne ed Esterne, di conoscenza e capacità di utilizzo corretto delle proprie energie sottili, attraverso la Respirazione Consapevole, la Meditazione, la Visualizzazione, il riequilibrio e nutrimento energetico interiore, attraverso un sano rapporto con i propri centri Energetici definiti Chakra.

Di questo e di altro si occupa la Metamedicina, la Medicina delle Emozioni, una nuova e se vogliamo antica Medicina, in cui il terapeuta interagisce col paziente nella ricerca della radice profonda della sua malattia.

Tale radice è l’espressione del rapporto esistente fra le nostre emozioni e il nostro stato di salute e benessere.

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