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Il significato Metamedico degli arti inferiori

Il significato Metamedico degli arti inferiori

a cura del dott. Enrico Cembran

#Distorsione (e patologie traumatiche in generale) della #Caviglia e Metamedicina
Il significato Metamedico degli arti inferiori in generale, rappresentando gli strumenti attraverso i quali di norma ci spostiamo nello spazio, può essere associato alla nostra capacità di andare incontro al resto dell’Universo ed ai suoi componenti ed avvenimenti, ossia rappresentano i vettori del nostro spazio relazionale.
Sintomi dolorosi, malattie, traumi, soprattutto se ricorrenti a loro carico rappresentano difficoltà a muoversi nel proprio spazio relazionale.
Schematicamente, l’Anca rappresenta la Cerniera o Porta dell’Integrazione fra Conscio ed Inconscio, il Ginocchio quella dell’Accettazione e quella della Caviglia quella della Decisione.
Le patologie e traumi espressi negli arti inferiori testimoniano la difficoltà nel flusso affettivo con “l’altro”, con noi stessi o con l’Universo, nel senso che alla percezione della necessità del cambiamento, non riusciamo a far seguire il comportamento necessario. Altrimenti, che un cambiamento intrapreso, seppur necessario, non riesce ancora ad essere metabolizzato dal nostro Io Cosciente
La #CAVIGLIA rappresenta la vera regolatrice della deambulazione, quindi l’essenza delle nostre posizioni e convinzioni in rapporto agli altri e a noi stessi, ossia la manifestazione dei nostri criteri esistenziali, della nostra capacità di decidere e di accogliere i cambiamenti. Inoltre, alle caviglie è demandata la rotazione del piede, dunque gestiscono la flessibilità relativamente a cambi di orientamento.
Dove l’anca rappresenta il nostro inconscio personale, la caviglia rappresenta il nostro rapporto conscio col resto del mondo.
Per tutto ciò le sue patologie ed i traumi esprimeranno la mancanza di stabilità e malleabilità rispetto alle nostre relazioni. Sarà un tentativo del nostro subconscio di arrestarci in un percorso che non condividiamo più, ma che non possiamo interrompere, oppure esprimono la necessità della ricerca di un diverso punto d’appoggio, il disagio latente per una scelta che avvertiamo necessaria ma non attuabile.
La differente localizzazione fra destra e sinistra, ci può dare ulteriori spunti di riflessione.
Essendo il lato sinistro del cervello,
il nostro “ingegnere” –> energia maschile,
mentre quello destro
il nostro “poeta” –> energia femminile,
e queste energie manifestandosi in maniera incrociata nel nostro corpo, per struttura anatomica del Sistema Nervoso, sarà possibile inquadrare ulteriormente il problema.
Mi fermo qui, per non tirare in ballo altre nozioni riguardanti Il Cielo Anteriore e Posteriore della Medicina Tradizionale Cinese, che capovolgerebbero del tutto questa schematizzazione.
Torniamo quindi alla funzione delle Caviglie quella parte del corpo che ci conduce nella vita verso la strada che vogliamo percorrere.
I loro disturbi ci comunicano la paura nell’incedere, nell’andare in una certa direzione. I loro dolori richiamano la nostra attenzione su quelle situazioni in cui ci troviamo imprigionati e quindi bloccati, o semplicemente scoraggiati nell’avanzare verso una direzione che ci sembra allettante se non necessario intraprendere.
La Distorsione della Caviglia, dunque può rappresentare l’estremo tentativo del nostro Inconscio di arrestarci verso un cambiamento temuto seppur necessario.
Ma anche la percezione di un controllo o manipolazione subita dall’esterno.
Riguarda talvolta anche al comunicazione di un profondo bisogno di tempo per noi stessi che non ci concediamo per poter recitare la nostra recita quotidiana.
Infine il semplice bisogno di concedersi del tempo per una scelta.

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