Gaetano Colella torna in Puglia con ‘Le relazioni pericolose’ e ‘Svenimenti’
L’attore tarantino porterà in scena i due spettacoli prodotti dal CTB: il 13 e 14 dicembre sarà al TaTà di Taranto con l’opera tratta dal romanzo di de Laclos; il 16 e 17 al Teatro Kismet di Bari con il lavoro incentrato sulla produzione di Cechov. La regia è in entrambi i casi di Elena Bucci
L’attore e autore teatrale Gaetano Colella nei prossimi giorni sarà in Puglia per due spettacoli teatrali fra Taranto e Bari. Sono quattro le date in programma, due de “Le relazioni pericolose” (13 – 14 dicembre, TaTà) e due di “Svenimenti” (16 – 17 dicembre, Teatro Kismet). Entrambi i lavori sono prodotti dal Centro Teatrale Bresciano, in collaborazione con la Compagnia Le Belle Bandiere, e sono diretti da Elena Bucci con la collaborazione di Marco Sgrosso. E, proprio alla vigilia del debutto tarantino, la Bucci ritirerà a Roma l’importante premio Hystrio.
“Le relazioni pericolose” prende spunto dal romanzo omonimo di Choderlos de Laclos. Oltre alla regia, anche il progetto e l’elaborazione drammaturgica sono di Elena Bucci e Marco Sgrosso. In scena troviamo gli stessi Elena Bucci (la Marchesa di Merteuil e la Presidentessa di Tourvel), Marco Sgrosso (il Visconte di Valmont) e Gaetano Colella (Pierre Ambroise Choderlos de Laclos che a sua volta dà voce a Cécile de Volanges, il Cavaliere Danceny, M.me de Volanges, M.me de Rosemonde).
Generale, scrittore, inventore, giacobino, amico del Duca D’Orléans, segretario governativo per Danton, governatore sotto Napoleone, Laclos è stato capace di danzare con la storia, con le arti e con tutti i poteri che si sono avvicendati in quel secolo straordinario. “Attraverso fiumi di lettere di personaggi affascinanti e crudeli, fidenti ed amorosi, ma sempre clamorosamente teatrali – dicono Bucci e Sgrosso – si snoda l’abile strategia che rivela la matematica spietata dei rapporti e il mutevole duello tra vittima e carnefice, per arrivare, come in un meccanismo ad orologeria, alla grande esplosione finale. Quest’opera geniale, attraverso le storie di amore e sesso di qualche singolare individuo, traccia il ritratto di un’intera epoca alla vigilia di una rivoluzione che ha cambiato la storia, con le sue aperture al futuro, le sue trappole, le limpide utopie, le paure, la cecità”.
“Svenimenti” è un vaudeville tratto dagli atti unici, dalle lettere e dai racconti di Anton Cechov. Anche in questo caso il progetto e l’elaborazione drammaturgica sono di Elena Bucci e Marco Sgrosso. In scena vi sono Elena Bucci, Gaetano Colella e Marco Sgrosso.
Nella presentazione dell’opera si legge: “Con ‘Svenimenti’ entriamo nel labirinto creativo di Anton Cechov, a partire dalle lettere che sua moglie, l’attrice Olga Knipper, continua a scrivergli anche dopo la morte, in un dialogo ininterrotto che ne vuole evocare presenza e voce. La drammaturgia intesse gli atti unici con visioni tratte dai racconti, irruzioni di frammenti di altre opere, lettere che l’autore scambiò con persone care, scrittori e compagni di lavoro. Ne emerge il ritratto, pieno di contrasti, di un uomo medico per vocazione e scrittore per passione, affettuoso e intelligente osservatore degli umani, instancabile e gentile difensore degli ideali, amante della vita tumultuosa del teatro ma anche della completa solitudine, sempre curioso della vita nelle sue variabili forme. Lo spettatore ne insegue l’affascinante poliedricità attraverso continue trasformazioni e cambi a vista”.
Questi gli orari degli spettacoli:
LE RELAZIONI PERICOLOSE
Taranto, Teatro TaTà
13 dicembre ore 21
14 dicembre ore 18
SVENIMENTI
Bari, Teatro Kismet
16 dicembre ore 21
17 dicembre ore 21
Per informazioni su costi e modalità d’acquisto dei biglietti è consigliabile visitare i siti web dei rispettivi teatri o www.bookingshow.it
BREVE BIOGRAFIA di GAETANO COLELLA
Colella si è formato a Bologna, dove nel 1997 ha incontrato Elena Bucci e Marco Sgrosso, due attori della compagnia di Leo De Berardinis, che oltre a dargli le prime solide basi del lavoro, lo accolgono in compagnia in diversi progetti che durano ancora oggi. Nel tempo ha avuto la fortuna di lavorare accanto ad altri grandi maestri: Valter Malosti, Emma Dante, Maurizio Viani, Claudio Morganti su tutti. Accanto a queste eccellenti collaborazioni non ha mai smesso di scrivere e mettere in scena i suoi spettacoli. Con uno di questi (“Il deficiente”) nel 2005 ha vinto il Premio Scenario, con un altro (“La coda di Dio”) è stato finalista al premio Extra-Candoni nel 2007. Scrive per il teatro, ma anche per la radio, per la quale ha realizzato alcuni radiodrammi (“Cagnara nel colle” per Rai Radio2 ed “Esodo” per Rai Radio3). Dal 2009 al marzo 2017 è stato direttore artistico del CREST di Taranto, insieme a Clara Cottino. Lì si è occupato di diversi progetti, dalla formazione alle stagioni, ideando format e festival, come ‘StArtup Teatro’. Nel 2016 è stato pubblicato “Capatosta e altre storie”, una raccolta che include tre testi per il teatro e la radio, fra cui il lavoro teatrale “Capatosta”, vincitore del premio Storie di lavoro 2015.
Attualmente Colella è impegnato anche con “Icaro Caduto”, il nuovo spettacolo da lui scritto e interpretato, con la regia di Enrico Messina. È stato di recente presentato in forma di studio a Bisceglie e a Ceglie Messapica. Lo spettacolo vedrà una seconda tappa a Barberino del Mugello a febbraio 2018 per poi debuttare nella sua forma completa nella primavera del prossimo anno.
Vincenzo Parabita
foto : Gianni Zampaglione, Anna Agrusti, Marco Caselli Nirman
Redazione
Commento all'articolo