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Accogliere l’altro senza pregiudizi. E’ questa l’idea alla base del concorso scolastico regionale intitolato ad “Antonella Diacono”

Accogliere l’altro senza pregiudizi. E’ questa l’idea alla base del concorso scolastico regionale intitolato ad “Antonella Diacono”

L’altro è il nostro compagno di banco, l’altro è il nostro vicino di classe, un vicino di casa, una persona che arriva dall’altra parte del mondo.  L’altro siamo noi. Possiamo essere noi.  

Questo ci insegnano le parole che Antonella Diacono, morta suicida a soli 13 anni nel 2017, ha lasciato a chi avrebbe avuto la sensibilità di accoglierle. “Andate contro i pregiudizi – scriveva – e quando si rivelano corretti continuate a scavare, perché ciò che gli altri pensano di noi si attacca come una seconda pelle. E allora combattete”.

Andare oltre i pregiudizi per evitare che succeda ad altri quello che è successo a lei: l’isolamento, l’impossibilità di raccontarsi, di essere compresi. La sua era una battaglia silenziosa per invitare gli altri all’accoglienza. Per questo nasce il primo concorso scolastico regionale intitolato ad “Antonella Diacono”, una occasione per riflettere sul valore dell’apertura all’altro in ogni senso e per promuovere la cultura del dialogo, dell’inclusione e dell’empatia. L’accoglienza di cui parla Antonella non è una passiva accettazione o sopportazione dell’altro, ma fatica nello scavare sotto la superficie, rompendo quei pregiudizi che ci impediscono di avere un rapporto sincero. Prendersi cura di chi ci è vicino vuol dire non lasciare mai nessuno indietro.

 <<Antonella ci ha lasciato una indicazione su cosa poter fare per migliorare la vita di chi ci sta accanto che magari soffre come soffriva lei – ha detto Domenico Diacono, il papà di Antonella – e ci ha lasciato indicazioni per migliorare la nostra stessa vita: prenderci cura gli uni degli altri. Con questo concorso non cerchiamo nuovi scrittori, o registi, ma vogliamo far riflettere su questo semplice messaggio: andiamo oltre i pregiudizi, oltre le maschere, incontriamo realmente chi ci è vicino. Sappiamo che le scuole sono spesso sovraccariche di lavoro e di urgenze, ma speriamo che si trovi il tempo di dare spazio a una riflessione importante per la vita dei ragazzi. Un’ora per parlarne. Angela (ndr mamma di Antonella) ed io, possiamo spostarci in tutta la Puglia per parlare con gli studenti>>.

Il concorso, presentato a Bari da Ludovico Abbaticchio, garante regionale dei diritti del minore per la Puglia, Domenico Diacono, presidente Anto Paninabella OdV e padre di Antonella, Giuseppina Lotito dirigente ufficio III dell’USR Puglia e Giovanni Pagano, Coop. Alleanza 3.0 e coordinatore area Sud direzione politiche sociali, è rivolto agli studenti delle Scuole secondarie pugliesi di primo e secondo grado che possono presentarsi da soli o con il gruppo-classe.
Due le sezioni: produzioni letterarie (saggio, articolo di giornale, tema, poesia, racconto etc.) e artistiche/multimediali (cortometraggi, presentazioni e documentazioni in video o diapositive di attività svolte a scuola, come recital teatrali e/o musicali, o di illustrazioni, manufatti e fumetti). Verranno premiati i primi tre classificati delle quattro graduatorie, e le quattro scuole di provenienza dei primi classificati. Si può partecipare sino al 31 marzo 2020.
Al link che segue, il bando di concorso: http://www.paninabella.org/concorso-regionale-antonella-diacono/

Il concorso è organizzato dall’Associazione Anto Paninabella OdV, finanziato dal Garante Regionale per i Diritti del Minore della Regione Puglia e dalla COOP Alleanza 3.0, e patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale.

<<Il compito del garante – ha sostenuto Ludovico Abbaticchio – garante regionale per i diritti dei minori – è la promozione dei diritti, dei bisogni collettivi e degli interessi diffusi dell’infanzia e dell’adolescenza a livello familiare, sociale, educativo, sanitario, urbanistico, ambientale, culturale, economico e in relazione alle nuove tecnologie e ai fenomeni migratori. Ma tutto questo non basta se non prestiamo attenzione, se non li ascoltiamo anche cogliendo segnali nei loro silenzi. Il concorso che sostengo come Garante ha proprio questo scopo: far riflettere i ragazzi sulla inclusione e sul dialogo e dell’empatia. Far capire loro che vi è sempre una soluzione non si è mai soli! Tutti, ma soprattutto i ragazzi e le ragazze, hanno diritto ad una speranza, ad un’altra possibilità e noi adulti – ha concluso Abbaticchio – dobbiamo lavorare affinché questo diritto non sia una parola vuota ma si concretizzi in attenzione ed azioni>>.

<<Coop Alleanza 3.0 – ha dichiarato Giovanni Pagano, coordinatore politiche sociali, area sud e isole – supporta questa iniziativa per l’opportunità che offre agli studenti pugliesi su un tema così complesso e delicato, che necessita di una attenzione sempre maggiore. Il nostro impegno per sostenere i territori nella crescita non solo economica, ma anche culturale e sociale scaturisce dal nostro dna costitutivo che ci vede quale cooperativa di consumatori. I nostri soci sono cittadini e cittadine pugliesi attraverso cui rivestiamo quotidianamente una missione prevalentemente a vocazione sociale. Questa iniziativa, ad esempio, non l’abbiamo incontrata per caso, ma su segnalazione di una nostra socia volontaria del territorio che ci ha messo in contatto con l’associazione>>.

Fondamentale anche il supporto dell’ufficio scolastico regionale che ha deciso di supportare soprattutto il percorso che nell’ambito del concorso porterà gli studenti e le studentesse alla realizzazione dell’eventuale opera, quel percorso fatto di momenti di riflessione. <<All’indomani dell’evento che ci ha tolto Antonella – ha affermato Giuseppina Lotito dirigente ufficio III dell’USR Puglia – ci siamo interrogati tutti, come genitori e come educatori, su che cosa si poteva fare per prevenire accadimenti del genere. E allora ci siamo chiesti come far emergere il disagio dei ragazzi perché non siamo tutti uguali ed è importante che i ragazzi trovino la sponda sulla quale approdare. Perché corrono di restare in mare aperto e quel mare può trasformarsi in una trappola. Con questo concorso avranno la possibilità di riflettere, da soli o in comunione con i docenti, e mettersi a nudo per affrontare un percorso di consapevolezza>>.

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